È sempre alla voce che si torna, quando si parla di letteratura. È sempre una voce unica quella che cerca chi legge, chi seleziona, chi scrive storie. Sono voci uniche quelle che hanno provato a trovare nel mare (secondo qualcuno troppo affollato) del sottobosco letterario italiano i redattori di
Effe. Voci femminili, in particolare, alle quali, per la terza raccolta del periodico, assegnare il compito (non facile) di rispondere ad alcune domande: cosa significa, oggi, in Italia, – se significa qualcosa – letteratura “al femminile”?
08 Ottobre, 2015
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