02 Mag “Stellario” – Un racconto pubblicato su CrackRivista
Cosa succede dentro una storia mentre la scrivo? Più o meno ciò che accade nelle mie tasche. Non lo so.
A differenza del detto popolare: “ti conosco come le mie tasche”, per quanto mi riguarda è vero il contrario. Non so mai cosa ci trovo nelle mie tasche. Questo più o meno accade quando scrivo. So dove mettere le mani (nelle tasche, appunto) ma quello che ci troverò e quando e se mi piacerà e se saprò cosa farne di quello che ci trovo, non lo so.
Scrivere è svuotarsi le tasche. (E questo, almeno nel mio caso, è vero due volte.) “Stellario” è un racconto nato così. Un anno fa avevo solo il desiderio di ispirarmi al periodo universitario che ho vissuto a Siena. Inventando completamente e mischiando e barando e mettendo le mani più volte in più tasche, è spuntata Nina. Ma da che tasca l’abbia presa, ancora me lo chiedo. Questo racconto da oggi è possibile leggerlo nella rivista Crack.
A differenza del detto popolare: “ti conosco come le mie tasche”, per quanto mi riguarda è vero il contrario. Non so mai cosa ci trovo nelle mie tasche. Questo più o meno accade quando scrivo. So dove mettere le mani (nelle tasche, appunto) ma quello che ci troverò e quando e se mi piacerà e se saprò cosa farne di quello che ci trovo, non lo so.
Scrivere è svuotarsi le tasche. (E questo, almeno nel mio caso, è vero due volte.) “Stellario” è un racconto nato così. Un anno fa avevo solo il desiderio di ispirarmi al periodo universitario che ho vissuto a Siena. Inventando completamente e mischiando e barando e mettendo le mani più volte in più tasche, è spuntata Nina. Ma da che tasca l’abbia presa, ancora me lo chiedo. Questo racconto da oggi è possibile leggerlo nella rivista Crack.
Leggetelo ascoltando Make Up, la canzone di Lou Reed da cui è nata Nina.
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