08 Nov Recensioni – Michele Ruol Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia
Michele Ruol
Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia, TerraRossa Edizioni, pag 208, 16 eu
Madre e Padre vivono due momenti indimenticabili della loro vita insieme, la nascita di Minore e Maggiore e la loro morte. Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia potrebbe essere una narrazione che fa della ricerca della verità la propria ossatura poiché Maggiore e Minore muoiono in un incidente le cui dinamiche si chiariranno a poco a poco. Ci sono aspetti però che rendono il romanzo originale e prezioso. Il racconto è costruito attorno ai tanti oggetti di famiglia. Così ad esempio una stampante laser, una penna stilografica e un’icona religiosa diventano gli unici testimoni di un dolore che va oltre la perdita. «Una delle scoperte peggiori che Madre aveva fatto è che di dolore non si muore. Ti abbatte, poi ti aspetta.» Ciò che resta sono continue illuminazioni che ribaltano l’idea di ciò che sapevamo fino a poco prima e fanno la bellezza di questo esordio. Michel Ruol racconta quanta fragilità ci possa essere nei rapporti umani e quanto i desideri sappiano nascondersi troppo bene.
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