Recensione/Movimenti Terra, Simona Cleopazzo, Collettiva Edizioni
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Recensione/Movimenti Terra, Simona Cleopazzo, Collettiva Edizioni

Movimenti Terra, poema in versi di Simona Cleopazzo, è un’autobiografia dell’esperienza suddivisa in tre tempi (dal ’72 al ’99) che sfiora la verità fattuale senza svenderla. Un’opera importante, priva del privilegio dell’essere. «Io/l’inconveniente di essere nata/con un corpo nuovo di zecca». La poeta, «Miss Nessuno», non mostra l’orgoglio represso della generazione cresciuta negli anni ‘70. Tutt’altro. Il richiamo alla lotta anticapitalista della fabbrica e della controcultura universitaria è un racconto mai compassionevole sulla resistenza umana. Un diario irriverente che si costruisce nella diacronicità tra lingua e vita. Scelta felice. Come nelle poete Carnaroli e Racca, anche qui lo sguardo individuale si lega a una voce collettiva. Chi narra è figlia, studentessa, precaria, madre («Ho solo latte e quello le do»), scrittrice («Approfitto degli spezzoni di tempo/tra un articolo e l’altro»). In un’epoca in cui l’ego è un onnipresente spauracchio, Cleopazzo sceglie un commovente “noi”, cavalcando la Storia come una febbre eterna.

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