Recensione – Donne contra demoni, Cosimo Argentina, CN/OLIGO
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Recensione – Donne contra demoni, Cosimo Argentina, CN/OLIGO

Donne contra demoni, Cosimo Argentina, CN/OLIGO,pag 240, 18 euro

Per Cosimo Argentina la letteratura è una disciplina funambolica. Gli permette di spostarsi con scaltrezza e talento da un’atmosfera letteraria a un’altra, con l’esplicita volontà di non limitarsi a una zona di confort zone per raccontare le proprie storie. C’è chi lo conosce per l’impegno civile dei romanzi sulla fabbrica e la sua Taranto (tra cui Vicolo dell’acciaio); c’è chi lo apprezza per le incursioni nel noir e nel thriller (tra cui Per sempre carnivori). Ora ritorna in libreria, mettendosi alla prova con il romanzo distopico, inteso come fantascienza pura che omaggia i più grandi (Dick, Bradbury).

Donne contra demoni è la terza e ultima parte di quella che l’autore ha definito “la trilogia della Torre”. I volumi sono collegati tra loro verticalmente dalle atmosfere “impossibili” di un futuro spaziale e diacronico, ma i personaggi e le trame divergono. Nell’ultimo episodio Argentina immagina un pianeta di mutanti, sconfessati reietti, fieri di essere lontani anni luce dall’ormai inesistente Terra che pure se «esiste è lei a essere spacciata. A quest’ora sarà un ammasso oscuro invivibile, mentre qui, bene o male, siamo riusciti ad adattarci.» Protagoniste, eroine assolute, sono tre donne che vivono, per ragioni diverse, in un luogo non ideale, sconquassante, un ospedale oncologico. Meno è salutare immergersi dentro quel luogo, più il disinnesco dalla realtà risulta perfettamente distopico. In una fittissima narrazione, piena di eventi da non svelare per un inevitabile effetto spoiler, Cosimo Argentina ricostruisce la fragilità umana fatta di solitudine e paura di morire dentro un mondo che è lontano da quello vero solo nella forma. In sostanza no. Ed è ciò che sostiene filosoficamente l’invenzione narrativa. Con uno scrivere cupo, come il riverbero di un loop elettronico, con variazioni di lessico ripetute in modo ossessivo, Argentina trivella le pagine, rendendole degne di una personale visione della vita, dell’amore, degli esseri umani. «Dobbiamo essere amati. Altrimenti siamo costretti a guardarci intorno e intorno a noi cosa vediamo? Macerie. Se davvero esiste qualcosa di antagonista a tutto questo male, beh, quello è l’amore.»

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