03 Feb Newsletter . n 3 – 11 gennaio 2016 – “Sembrava una felicità”
Di cosa scrivo: Jenny Offill, felicità, Giò Sada, scrittura del sé, pesce, laboratorio sentimentale, futuro
“Sembrava una felicità“. La lettura dello scorso anno è senz’altro questa. Almeno per quanto mi riguarda. Di preciso, il romanzo della Offill, l’ho letto un anno fa, proprio la seconda settimana di gennaio e l’ho portato con me per tutto l’anno. Ho portato con me quel titolo sembrava una felicità abbinandolo alle cose del passato che non avevo più. Sembravano una felicità quelle storie. Ma una volta finite, non ho avuto più la stessa impressione.
Se dovessi dare un titolo a quello che succede dopo aver seguito un corso di scrittura, lo intitolerei così. (Non a caso l’autrice del romanzo citato insegna scrittura creativa e spesso, tra le pagine, semina preziose suggestioni sul senso dello scrivere). Sembrava una felicità. Sembrava. Ma poi scrivere si è rivelata un’eccitante tragedia. Un’ecchimosi che fa comunque meno male delle cicatrici a cui non dai più importanza e che invece, scrivendo, riemergono come punture di meduse di mare.
Una storia tutta per sé – Come raccontare se stessi ed essere felici
Può succedere di sentirsi felici dopo “Una storia tutta per sé”. Ma prima ci si sente lividi. Ci si sente che sembrava una felicità ma si teme non possa più diventarla. E allora si abbandona l’idea, si molla, si rinuncia. Invece, con il tempo e con la cura,scrivere diventa una felicità. Lo diventa anche attraverso il percorso “Una storia tutta per sé“. Alcune di queste felicità le ho raccolte qui. (A proposito se hai seguito un mio corso e ti va di lasciarmi un messaggio nel “dicono di me”, scrivimi.) Lo è diventata una felicità:
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Per chi vola a Torino per frequentare il Master della Scuola Holden;
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Per chi pubblica il proprio romanzo o racconto;
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Per chi vince un contest/concorso letterario;
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Per chi inizia, dopo anni di tentennamenti, a scrivere una storia;
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Per chi finisce, dopo anni di tentennamenti, di scrivere una storia.
Queste felicità faranno parte del #dopolavoroletterario. Da fine gennaio pubblicherò, una volta al mese, estratti, racconti, poesie di chi ha frequentato uno dei miei corsi. Comincerò giovedì 28 gennaio con una storia crudele perché a volte per avere un po’ di felicità, mentre si scrive, bisogna passare dal male. Se hai seguito uno dei miei corsi di scrittura, mandami il tuo #dopolavoroletterario. Porta bene.
REMINDERS
(Ovvero: le cose del mese scorso che mi sembrano interessanti)
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Il vincitore di “X Factor” 2015, alias il barese Giovanni Giò Sada, è diventato il protagonista di un mio racconto, o meglio interpreta il protagonista di “Dove chi entra urla”, un mio racconto che è diventato un film. Il racconto è stato pubblicato anni fa sulla pregiata rivista letteraria “Colla”, eccolo qui. A dicembre se ne è parlato un po’ in giro, tipo così.
Il prossimo appuntamento con la mia newsletter è lunedì 8 febbraio. Sarà soprattutto un focus su come è difficile o facile esordire, quindi pubblicare, in Italia (secondo la mia esperienza). Argomento: Cosa e come fare per esordire/non esordire in Italia; che senso ha pubblicare (anticipo qui: è insensato); e come si svolge un percorso di scrittura personalizzato (in questo video un’aspirante scrittrice alle prese con l’ultima stesura del suo romanzo).
Se amate qualcuno che ama scrivere, regalate l’iscrizione alla mia newsletter.
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