02 Ott La vita inedita di una scrittrice #24
(Mentre cerco alcune cose in vecchie bozze, ho trovato questa. Credo sia una poesia, l’ho scritta più di dieci anni fa. Suppongo. All’epoca era una prosa, adesso mi sembra una poesia. Ma sono pronta ad essere smentita.)
Quando tutto diventa delirio si rende disponibile un rimedio:
scegliere la vita comune, essere una persona che non si vede,
ritmare l’esistenza sull’esistenza degli altri.
Tra questi altri camminiamo,
come uomini che non hanno l’ombra
che stanno sempre sul chi vive.
Sono nel buio-buio
sono al sicuro.
Eppure questa terra è la mia terra e questo dio è il mio dio, avrei giurato un tempo.
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