23 Feb La vita inedita di una scrittrice #17
L’altro giorno ho incontrato una persona che vuole iniziare un nuovo progetto narrativo. Conosco questa persona da tempo, ho già lavorato alle sue storie. Tutto il tempo ripeteva che non riesce a scrivere, che non scrive, che non ha messo giù nemmeno una parola da un anno. Voleva fossi io a rivelarle il motivo per cui non scrive, pur volendolo. Ovvero: la condizione naturale di uno scrittore. Invece io niente, zitta. Nel silenzio mi è entrata nella testa la voce di Rossella O’Hara, quando stride: “Ancora più stretto, Mamy”. E allora ho pensato che sono tipo Mamy che stringe il corsetto: non mi interessa il motivo per cui non si scrive. Preferisco lavorare sul perché, davanti a un’idea, si pensa che l’unica cosa necessaria sia renderla narrazione. Scriverla, costringendo la forza di gravità.
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