08 Ott La letteratura “al femminile” secondo Effe
È sempre alla voce che si torna, quando si parla di letteratura. È sempre una voce unica quella che cerca chi legge, chi seleziona, chi scrive storie. Sono voci uniche quelle che hanno provato a trovare nel mare (secondo qualcuno troppo affollato) del sottobosco letterario italiano i redattori di Effe. Voci femminili, in particolare, alle quali, per la terza raccolta del periodico, assegnare il compito (non facile) di rispondere ad alcune domande: cosa significa, oggi, in Italia, – se significa qualcosa – letteratura “al femminile”?
Parafrasando il titolo di uno dei racconti, cosa c’è di nuovo? Le risposte, e non poteva essere altrimenti, sono tante quanti sono i racconti contenuti nella rivista – peraltro sempre degnissimamente illustrati da alcune delle matite più brillanti in circolazione, ovviamente anche queste tutte “rosa”, daEleonora Antonioni a Misstendo aAlessandra de Cristofaro, Il Pistrice,Sara Stefanini. Tutte storie di estrema contemporaneità, che parlano di famiglia e delle sue disfunzioni, di violenza, disagio, fuga, precarietà, e lo fanno sempre utilizzando una voce personale: quella chirurgicamente, spietatamente introspettiva diAlessandra Minervini, quella futuristica e inquietante di Giulia Orlando, quella neorealista diMaddalena Francavilla e Carolina Crespi… e sempre o quasi, il che è probabilmente il più grande merito dell’intera raccolta, rifuggendo una scrittura giovanilistica e forzatamente generazionale.
Un’operazione quindi, quella di Effe, portata avanti con grande gusto e professionalità.
In questo caso il tre, è, se non proprio perfetto, davvero un ottimo numero.
Qui la scheda del libro: http://www.flaneri.com/2015/07/09/effe-periodico-di-altre-narrativita-numero-tre/
Qui l’intervista ad una delle autrici, Alessandra Minervini, con illustrazioni di ilPistrice:http://www.ithinkmagazine.it/intervista-ad-alessandra-minervini/
LETIZIA BOGNANNI
Articolo tratto da ithinkmagazine.it | settembre 2015
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