02 Gen Giorgio Vasta Racconta “Absolutely Nothing. Storie e sparizioni nei deserti americani” Bari 9 gennaio
Una delle prime cose che ho letto di Giorgio Vasta si intitola “BerluSpinning”. Frequentavamo la stessa palestra, all’epoca. A Torino. Solo che io ero iscritta a spinning, Giorgio no. Allora, dopo qualche tempo che avevo letto questo pezzo, ho realizzato due cose.
La prima: che Giorgio Vasta allarga il senso e la potenza immaginifica delle parole, limitandone il limite.
La seconda: che la scrittura è esattamente l’opposto dello spinning: da fermo vai ovunque e che dovevo smettere con lo spinning e cominciare a scrivere. Così è stato.
Il pezzo potete leggerlo qui e se vi piace proseguite qui.
Una delle ultime cose che ho letto di Giorgio Vasta si intitola “Absolutely Nothing. Storie e sparizioni nei deserti americani” un dialogo tra linguaggio e paesaggio. La scrittura diventa esperienza, ricerca fenomenica. Leggendo questo libro ho realizzato due cose.
La prima: che scrivere è attraversare un deserto e ogni parola è una specie di storia che ogni volta (ci) salva.
La seconda: che questi due viaggi descritti da Giorgio, nell’articolo su Nazione Indiana e nel suo ultimo libro, hanno delle cose in comune, come delle tappe, e gliene parlerò personalmente a Bari, il 9 gennaio alle 19.30 dove Giorgio sarà ospite di LibrinBiennale per Bibart. Questi i dettagli. Vi aspetto.
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