20 Set Dieci ragazzi scuola di romanzi “Impariamo a spettinare le bambole”
Al via a Bari i seminari promossi dalla casa editrice Liberaria e dalla scuola Holden di Baricco: appuntamento con Lorenza Ghinelli, autrice di “Il divoratore” e finalista allo Strega con “La colpa”
Lezioni (spirituali) per giovani scrittori. L’eco di Mishima non è casuale: per creare vera arte bisogna confrontarsi con i propri limiti. Imparare la tecnica, perfezionarla: il genio è frutto dell’impegno e “il talento deve essere levigato come una gemma”. A questo servono i corsi di scrittura come quello promosso dalla casa editrice Liberaria di Giorgia Antonelli, in collaborazione con la Holden di Torino.
Per il seminario inaugurale della scuola è arrivata a Bari Lorenza Ghinelli: il suo romanzo “Il divoratore” è stato un caso letterario del 2010, alla fiera di Francoforte fu venduto in sette paesi prima ancora di essere pubblicato in Italia da Newton Compton. “La colpa”, il secondo libro dell’autrice, nata a Cesena nel 1981, è stato finalista allo Strega di quest’anno.”Le scuole di scrittura – spiega Ghinelli, master in tecniche della narrazione alla Holden – aiutano a frantumare l’autoreferenzialità, a guardare in modo meno ingenuo alle cose che si scrivono”. Ghinelli svela i segreti della scrittura a chi vuole farne un lavoro, ma si è laureata in scienze della formazione con una tesi sull’autobiografia nelle relazioni di aiuto e ama insegnare nelle scuole, nelle case di riposo e nei centri che accolgono ragazzi in condizioni di disagio. “Per uno scrittore – dice – è un vero completamento. Si può giocare con le parole, con le storie e nello stesso tempo avere un confronto con la vita reale”.”Durante il nostro corso – dice l’editor Alessandra Minervini, presentando il progetto che si concluderà a novembre con un seminario di Donato Carrisi – vogliamo leggere e rileggere scrittori classici e contemporanei della nostra letteratura: Buzzati, Ginzburg, Morante fino ad Ammaniti e Culicchia. E magari scoprire qualche autore di talento che potremmo pubblicare nella la nostra collana di narrativa Meduse, ispirata alla tradizione italiana”.Tutti i dieci corsisti hanno esperienza nella scrittura. Davide De Santis, 22 anni, studia Ingegneria ambientale al Politecnico e ha pubblicato la raccolta di poesie “15 minuti” con Aletti editore. Vuole scrivere un thriller storico, ama i libri di Carlos Ruiz Zafon e di Valerio Massimo Manfredi. Manfredi è l’autore di riferimento anche per Federica Introna, 37 anni, docente di filologia classica all’Università di Foggia, autrice della silloge di poesie “Terre di sole” (Il Filo). Sta lavorando a un romanzo: il titolo è Epicari, come l’eroina raccontata da Tacito. È una blogger Marina Lorusso, 32 anni, lavora in un’azienda di telecomunicazioni e scrive su ricciolipugliesi.blogspot.it. A proposito di ricci: “La scrittura – suggerisce Alessandra Minervini – deve essere lavorata, i personaggi vanno ‘sporcati’, immersi nella realtà: in altre parole: noi siamo qui a ‘spettinare le bambole'”.
articolo da La Repubblica | Bari | 20 ottobre 2012
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