A cosa servono la poesia e la letteratura se non a renderci (giustamente) sfrontati? Se lo sono stata, sfrontata, lo devo agli scrittori e alle scrittrici che ho amato. Così, mi sono permessa di scrivere una lettera a Dino Buzzati, a Gabo, alla Fallaci. Sono stata così sfrontata da dedicare a Leopardi, “Amore disperato” di Nada e di dire a Salinger che lo amo, anche se onestamente se la credeva un po’ troppo. Ho dato del tu ai miei amori letterari, tutti amori non corrisposti. Perché nessuno di loro mi risponderà mai. Non mi conosce e mai accadrà. E questa è la bellezza di ciò che ho scritto loro. La risposta nasce dalle opere, dalle vite, da quelle esistenze spesso (quasi sempre) lacerate che io (da sempre) studio, analizzo e scavo come davvero fanno gli agiografi con le vite dei santi.