“Shotgun Lovesongs”: #guestbook di Letizia Bognanni
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“Shotgun Lovesongs”: #guestbook di Letizia Bognanni

 

Shotgun Lovesongs, Nickolas Butler, Marsilio

Dalla copertina: Un vibrante inno alle cose che contano davvero nella vita, l’amore e la lealtà, il potere della musica e la bellezza della natura.

Motivo per leggerlo: Perché è leggero e sentimentale e non si vergogna di esserlo. Perché è grezzo come il Midwest e i suoi abitanti e delicato come il disco di Bon Iver a cui è ispirato. Perché bella New York, fantastica Londra, però le storie migliori vengono sempre dai posti da cui si scappa, e a cui si ritorna, perché per dirlo con Pavese “un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”. Perché è una storia di fughe e ritorni, amicizia, amore, musica e bellissimi posti di merda.

Momento della vita in cui l’ho letto: Tornando a casa dopo un concerto, coi National in cuffia, un’estate in cui quasi quasi pareva che avessi trovato una strada, e che non ci fosse bisogno di scappare per seguirla.

Citazione preferita: “Lo avete sentito?”, diceva, il che non era una vera domanda quanto un’affermazione. “Sentite quel suono, quella nota? Giuro su Dio, quel colore lì, quel rosa. Quando quel rosa inizia a impallidire davvero, è come se emanasse questa nota, non riesco a descriverla, è morbida e alta. E lo sentite quell’arancione? Non l’arancione marmellata ma quello color pesca? Lo sentite? Cavolo, non vedo l’ora che arrivino i blu! I blu e i viola! E poi quell’ultima lunga nota, nera e bassa, quella nota riverberante di basso che dice: Vai adesso, buonanotte. Buonanotte America, buonanotte”.

 

Letizia Bognanni collabora con Rockit, Ithinkmagazine, Rumore. Ha pubblicato per Arcana “Love Buzz – Di cosa parliamo quando parliamo di canzoni d’amore”, “The National – Walking With Spiders” e “Blur – Love in the 90’s” con Daniela Liucci, e “Albe scure – sguardi sulla cultura Subsonica” con Roberta D’Orazio. A marzo è uscito il suo romanzo “Via dell’Abbazia” per Nativi Digitali Edizioni.

(#guestbook è la mia stanza degli ospiti dove non manca mai un buon libro. Gli ospiti, volontari o invitati da me, consigliano un libro che hanno amato. In passato, o il giorno prima. Non c’è alcuno scopo se non quello di diffondere l’amore imperituro per la lettura. Tutti i testi inviati non devono superare una cartella, 1800 battute spazi inclusi. Altra piccola regola, #guestbook è aperto a tutti ma se siete booklovers impiegati o coinvolti in professioni editoriali sarebbe meglio non consigliare un libro di un amico o edito dalle aziende per cui lavorate. In questo modo daremo vita a una sorta di #bookcrossing virtuale. Per cui mandatemi il vostro #guestobook e lo pubblicherò sul mio blog ma soprattutto sarò felice di leggere, se non l’ho ancora fatto, il libro consigliato. Per partecipare, leggi qui).

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