17 Gen Festina Lente – Residenza di scrittura sentimentale e introspettiva
“Lassù mi sentivo in uno stato che si poteva chiamare anche malafelicità.
Esigeva la solitudine,
era uno stato di ebbro e tranquillo egoismo,
una vendetta felice.
Mi sembrava che quella ebbrezza fosse un’iniziazione,
e il malessere della felicità dovuto a un apprendimento magico,
a un rito.”
Fleur Jaeggy
F E S T I N A L E N T E
Residenza di scrittura sentimentale e introspettiva
C’è una cosa che so di sicuro.
La scrittura è irreparabile e i libri salvano la vita. Le parole salvano la vita. La salvano quando il suono corrisponde a quello che sento. Con la scrittura non ci sentiamo ogni giorno. Non ci siamo state l’una per l’altra. Nessuno c’è sempre per nessuno. Tranne il mare. Una volta la stagione balneare cominciava a maggio e finiva a ottobre. Ora non comincia proprio. Oppure, comincia un giorno e dopo dieci è finita. Non dico che la vita senza il mare è uguale a quella senza scrittura (monca, bambinesca) ma se volessi potrei dirlo. Ho pensato a ciò che mi serve quando scrivere è così vicino oppure troppo lontano, due emozioni simili nel contrasto. Mi serve fingere l’imperfezione, smettere di stare su un’unica storia. Per farlo il tempo necessario è un tempo lento, non lungo; un tempo morbido, non interrotto. Il nome di questo nuovo percorso pone al centro la scrittura come conoscenza e non come strategia: Festina Lente, affrettati lentamente.
Festina Lente è un luogo narrativo di ascolto, di cammino e di quiete creativa. La prima esperienza che vi propongo per sperimentarla è l’arrivo della nuova stagione. Accogliamo l’ingresso della primavera con un percorso di scrittura che punta al riequilibrio energetico di emozioni e sentimenti narrativi. Partendo dalla nostra vita riscriviamo insieme l’impronta emotiva e sentimentale, di una o più esperienze reali, che sentiamo come motore pulsante di una o più storie da scrivere. Lo facciamo affrettandoci lentamente. Festina Lente non potrebbe esistere senza Cristina Cicognini, alla quale in molte vite compresa l’attuale devo molto e al rinnovato incontro con la poeta brasiliana Rosana Crispim da Costa. Insieme passeremo due giorni per immergerci nelle emozioni e nei sentimenti, nel cibo e nelle letture, nella natura e nella poesia, cercando un punto di vista e una voce che dal sé possa affiorare in una narrazione autobiografica (in qualsiasi forma e maniera).
Venerdì 21 marzo – domenica 23 marzo 2025
Sant’Agata di Feltrio, Molino del Gobbo
Il percorso prevede l’alternarsi di esperienze pratiche e teoriche. Tra cui una passeggiata nel bosco, una lettura letteraria di tarocchi, una lettura energetica con gli spiriti animali. Saranno possibili con costi a parte percorsi personalizzati di coaching narrativo con Alessandra e di Thetahealing o riequilibrio energetico con Cristina.
Si può partecipare sia dormendo insieme nella residenza (solo due posti ancora liberi) che accedendo al laboratorio senza pernottamento.
Emozione e Narrazione. Modulo di scrittura introspettiva a cura di Cristina Cigognini
Negli incontri di scrittura introspettiva si usa la parola come metodo di introspezione, perché è uno strumento che conosciamo molto bene. La parola crea sempre, da “In principio era il Verbo…” alle parole magiche fino alla lista della spesa. Con le parole scritte andremo a creare un percorso, un pozzo che ci permette di scendere in quella parte di noi che di solito è al buio, vi portiamo la luce e usiamo ciò che vi troviamo per crescere, per lasciare andare ciò che non ci serve più. Ma come facciamo nello specifico a illuminare quella parte buia che di solito tendiamo a dimenticare? Attraverso le emozioni. Con la scrittura riconosciamo le emozioni, le sentiremo nel corpo, perché scrivere è un’attività fisica. Portiamo le emozioni fuori da noi, e le pacifichiamo. L’introspezione serve a guardarsi senza filtri, senza maschere, ad accettarci come siamo, a ritrovare la nostra autenticità nella vita di tutti i giorni.
Scrivere i sentimenti. Modulo autobiografico a cura di Alessandra Minervini
Scrivere i sentimenti è un percorso di scrittura e di lettura incentrato sull’amore. Gli obiettivi sono due: difendersi da sé stessi come narratori sentimentali ed evitare le trappole in cui è molto facile cadere, quando si scrivono racconti sentimentali ispirati dalla propria vita. Leggeremo per capire come si possa raccontare una storia d’amore senza sentimentalismi e stereotipi; e scriveremo per mettere in pratica quel che abbiamo scoperto. Gli strumenti principali del laboratorio saranno l’osservazione e la distanza per individuare una voce che possa essere percepita come autentica, che prenda le distanze da voci e situazioni già sentite. Scrivere d’amore ha a che fare con la consapevolezza e, in larga parte, con la gestione della verità. Ha a che fare con le scelte, con le svolte, con le parole più esatte per definire un sentimento. Ha a che fare con il tempo sentimentale, inteso come distanza: quanto bisogna essere lontani da una ferita per poter parlare del dolore senza più soffrire (e quindi, poterne scrivere)? Può una cicatrice essere utile come ispirazione? E che effetto può fare la felicità e la gioia dentro un sentimento oramai finito oppure solo idealizzato?
Sono previsti sconti e promozioni entro gennaio.
Per dettagli scrivetemi pure.
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