Recensione | Clara Nubile, Trascuranze, Besa Muci
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Recensione | Clara Nubile, Trascuranze, Besa Muci

Besa Muci, pp. 168, 15 eu

Che bella voce fresca, viva, è quella di Trascuranze. Clara Nubile, brillante scrittrice e traduttrice, originaria del brindisino, dimostra di essere un’osservatrice di storie dal cuore ondivago. La vicenda di Juliannna si srotola nello spazio e nel tempo. Attraversa mari, fiumi e continenti: dalla Londra gentrificata fino all’India, in una Bombay che prova a dirsi più libera. Dal primo amore al primo viaggio, la donna scivola dentro e fuori di sé. Non può sapere il suo posto nel mondo, se non sa in quale mondo si sente sé stessa.  Il colpo di fulmine per Abad, in seguito suo marito, è il perno tematico della vicenda. L’amore “a volte è una stupida svista”. Contiene rinunce e comodità. Spetta a Julianna scoprire, anche nel rapporto con il figlio Adam, quando un sentimento può dirsi casa oppure trascuranza. Coinvolgendo più personaggi, dai tratti imperfetti e spesso divertenti, Nubile aggancia e tiene salda la storia. Una multilinearità che riflette l’immaginario ibrido della più riuscita narrativa melt contemporanea, da Zadie Smith in poi. 

 

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