01 Dic A lezione di Autosabotaggio – I ferri del mestiere con me e Demetrio Paolin
“Chiunque lo voglia davvero sa la verità. E’ solo che la maggior parte della gente non vuole saperla. Significa ascoltare ciò che viene dal profondo. La maggior parte della gente non vuole farlo. Ma le persone speciali ascoltano. La verità la senti, dentro di te. Ascolta. La senti sempre. Nella pioggia. Nelle frequenze morte fra una stazione e l’altra. Nel sussurro magnetico del nastro subito prima che cominci la musica. E nel suono che ti crea nelle orecchie il silenzio assoluto e completo: quel tintinnio luccicante, come un carillon in alto nel cielo.“
David Foster Wallace
L’autosabotaggio è stile di vita per me, mi ha appena scritto un’amica di scrittura. Tecnicamente autosabotarsi significa “non portare a termine qualcosa”, una storia, un progetto, un racconto, il desiderio di scrivere. Per chi scrive è proprio un sentimento.
Ho provato a ragionare in termini di auto-sabotaggio come sentimento naturale della creazione letteraria. Farsi da parte, per paura del rifiuto. Ho sgranato AUTOSABOTAGGIO e dentro ci ho trovato molte storie, tre parole precise che le compongono e una infinità di sentimenti condivisi, compresi la sensazione di sentirsi spezzati quando qualcuno ti dice: no.
Ne ho parlato con lo scrittore Demetrio Paolin che mi ha invitato nei suoi “I ferri del mestiere”.
Chi vuole ascoltare la mia lezione sulla paura di scrivere (ovvero, l’autosabotaggio ), può farlo cliccando qui.
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